Quando il caldo arriva, i condizionatori infuriano...anche sulla bolletta lunedì 2 settembre 2013
Quando il caldo arriva, in molte case inizia il periodo dei condizionatori. Il nostro livello di adattamento alla temperatura esterna si è talmente abbassato che, indipendentemente dalla stagione, nelle nostre case il clima è sempre confortevole. Che fuori il sole bruci e l'afa sia soffocante, poco importa, basta attivare il condizionatore e tutto è risolto...o quasi.
I consumi domestici di energia elettrica in Italia si aggirano intorno ai 69.500 GWh/anno (dati forniti dal gruppo Terna, per l'anno 2012), corrispondenti all'emissione in atmosfera di circa
30 milioni di tonnellate di CO2. Ed è proprio il biossido di carbonio il principale responsabile dell'effetto di surriscaldamento del pianeta, provocato dall'aumento della concentrazione dei gas serra, e dei conseguenti disastri che stanno ledendo l'ambiente.
Il 70% dei consumi domestici è rappresentato dall'uso eccessivo del condizionatore. Posarne sempre più spesso il telecomando è un primo passo verso un risparmio energetico diventato sinonimo di salvaguardia del mondo in cui viviamo.
E se la questione ambientale non vi ha ancora convinto ad agire, lo faranno certamente i
vantaggi economici.
Volendo trascorrere un'estate al fresco, un condizionatore acceso 6 ore al giorno con un costo dell'energia elettrica pari a 0.2 cent/kWh comporta una spesa che oscilla tra i 160 e i 200 euro l'anno, a seconda della classe energetica che definisce l'apparecchio.
Ridurre l'uso del condizionatore porterebbe a risparmi non trascurabili...una scelta che conviene a noi e all'ambiente!
Ma nasce una domanda...come limitarne l'uso non rinunciando alle condizioni di comfort a cui ormai siamo abituati?
Tutto si basa su scelte abitative appropriate e su comportamenti responsabili e ragionati.
Si inizia dalla struttura: la progettazione di nuovi edifici o la ristrutturazione di quelli esistenti secondo i
principi della bioclimatica sono destinati a diventare esigenze irrinunciabili, che garantiscono, a fronte di un investimento iniziale, un modo di vivere ecologico, sano, e, non da ultimo, all'insegna del risparmio. Una casa efficiente migliora la qualità della vita a 360 gradi!
Ed allora scegliamo correttamente i materiali costruttivi e gli elementi isolanti, sostituiamo finestre e porte con altre ad alta efficienza energetica, decidiamo il colore delle pareti ricordando che i toni scuri assorbono più radiazioni.
Evitiamo così le dispersioni di calore attraverso pareti, finestre e tetti e manteniamo all'interno una temperatura ideale, trasformando non solo il condizionatore in uno strumento non più essenziale, ma riducendo i consumi energetici anche del 50%.
E quando non possiamo
rinunciare al condizionatore, impostiamo una temperatura confortevole di 25°C, a temperature più basse la salute potrebbe risentirne. E quando si esce, ricordiamoci di spegnerlo...non è necessario entrare in una casa dal freddo microclima nordico.
E' una questione di scelte consapevoli e di piccoli accorgimenti con cui si può fare molto, sempre di più per la qualità della nostra vita e di ciò che ci circonda.
Come rendere le case efficienti energeticamente? Nel prossimo articolo vedremo nel dettaglio le tecniche della bio-edilizia e come applicarle alle nostre abitazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Luisa Carnevale - vedi tutti gli articoli di
Luisa Carnevale
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